SERGIO BRIO AL MUSEO ARCHEOLOGICO

In occasione del Lazio in Festival Estate il chiostro del Museo Archeologico di Rieti ospiterà, domani 17 luglio alle 21.30 e il 18 luglio alla stessa ora, “I musei raccontano lo sport e incontrano gli atleti”. Primo appuntamento il 17 luglio ore 21.30, con Sergio Brio, calciatore della Juventus e Nazional. Brio è l’emblema della potenza, un gladiatore per antonomasia, che da molta più importanza all’efficacia, piuttosto che allo stile. La Juventus lo preleva dal Lecce nell’ottobre 1974 che lo inserisce nella Pistoiese per crescere professionalmente. Appena rientrato a Torino, Brio conquista la maglia da titolare, con la quale debutta il 18 marzo 1979. All’esordio gli tocca marcare Beppe Savoldi, che a quei tempi è uno dei più forti attaccanti in circolazione; ma il giovane difensore se la cava egregiamente. Da quel giorno, Brio ha fornito alla squadra bianconera un contributo fondamentale nella conquista di 4 scudetti, di 3 Coppa Italia e di tutte le coppe internazionali (Supercoppa Europea, Coppa Intercontinentale, Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa), collezionando 379 presenze. Spesso, durante la partita, Brio diventa l’attaccante aggiunto della squadra bianconera: i suoi goal (24 in totale) sbloccano le situazioni più complicate. Fu Adamo, il suo primo maestro, a trasformarlo in roccioso stopper, una scelta felice: «A me nessuno ha mai regalato nulla. Ho sempre dovuto conquistarmi tutto soffrendo. Quando sono arrivato a Torino, non mi sono mai seduto sugli allori, cresciuto alla scuola di Adamo, il quale non smetteva mai di ripetere che la via del successo la si percorre solo con le maniche rimboccate». Il 18 luglio, sempre alle 21.30, sarà invece la volta del velocista Stefano Tilli, primatista del mondo dei 200 metri piani indoor con il tempo 20″52 stabilito a Torino il 21 febbraio 1985. Inizia l’attività nel 1980 con la società romana AAA Ostia, allenato da Fabrizio Lepore. Nello stesso anno vince i 60 metri piani ai campionati italiani juniores indoor con il tempo di 6″92. Si affaccia alla ribalta dell’atletica internazionale nel 1983, anno in cui vince con la nazionale italiana la medaglia d’oro nei 60 m ai Campionati europei indoor e la medaglia d’argento ai Campionati del mondo ad Helsinki nella gara di staffetta 4×100 metri. Il tempo di 38 secondi e 37 centesimi resistette come record italiano fino al 1º agosto2010. La sua lunga carriera è stata costellata di successi a livello europeo. Si è ritirato dall’attività agonistica nel 2000, dopo i Giochi olimpici di Sydney. È stato a l ungo compagno, nonché allenatore, della velocista giamaicana Merlene Ottey. Le migliori prestazioni outdoor di Stefano Tilli, entrambe realizzate nel 1984, sono di 10″16 nei 100 metri e di 20″40 nei 200 metri. A condurre entrambi gli incontri sarà Patrick Vom Bruck. Foto: RietiLife © 16 Luglio 2012

 

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