“PASQUALE DA CITTADUCALE”

Non voglio fare morali, non sono omofobo, tantomeno razzista, non voglio insegnare nulla a nessuno, mi piace imparare cercando di osservare nel modo più parziale possibile. Detto ciò non posso esimermi dall’entrare nel merito di quanto dichiarato da Antonio Cassano nel corso di una conferenza stampa riguardante i campionati Europei di calcio che ha fatto sobbalzare i benpensanti, ha aperto discussioni, scomodando persino Aldo Grasso, visto che il tema ha tirato in ballo il mondo gay. Premesso, e vorrei che fosse chiaro, che non ho nulla contro le abitudini sessuali di ciascun essere vivente, vorrei esprimere il mio parere proprio sul tema innescato da una domanda, confezionata ad arte, che ha messo in subbuglio le cellule cerebrali del povero Cassano il quale nonostante gli avvisi di Prandelli, circa il tiro mancino preparato ad hoc, si è incartato riuscendo a sconvolgere l’Italia: dei benpensanti, dei falsi moralisti, e del popolo gay il quale si è sentito offeso dalle frasi del talento barese che ha poi dovuto chiedere scusa con una lettera non certo redatta da lui . Personalmente mi sono posto alcune domande che in certi casi non hanno trovato risposta. Una di queste è relativa alla parola “frocio” pronunciata da Cassano più di una volta. Scusate, ma qual è il problema che ha scatenato tanta rabbia e tanta amarezza nei gay dopo che Cassano li ha apostrofati froci? Qual è l’onta da lavare? Qual è l’offesa? Dov’è l’insulto? Proviamo a fare insieme un giochino: fino a poco tempo fa come venivano chiamati gli operai che spazzavano in terra le città? Spazzini, immondezzai, raccogli immondizie…oggi si chiamano “operatori ecologici”. Come venivano chiamati, fino a poco tempo fa, le persone affette da sindrome di down, gli spastici, i distrofici e così via….venivano chiamato “handicappati”, ovvero portatori di handicap, oggi gli stessi vengono chiamati “diversamente abili”. Potrei continuare ma credo bastino questi due esempi per far capire di cosa stiamo parlando e, soprattutto, di fronte a chi ci troviamo. Nelle parole di Cassano, che ignorava il significato di metrosexual, si è captato perfettamente che nel suo “froci” non c’era nulla di offensivo e non c’era nessun comportamento omofobo, riterrei omofobo chi li apostrofasse “etero”! Nella parole di Cassano c’è stata tanta ignoranza in risposta alla tanta cattiveria di chi ha formulato la domanda sui gay in nazionale che in una conferenza stampa circa lo svolgimento dei campionati Europei di calcio non ha nulla a che vedere. Domanda nata peraltro dalle dichiarazioni di un omosessuale dichiarato come quel tale, credo si chiami Alessandro Cecchi Paone, che ogni tanto tira in ballo la questione forse per avere quei tre minuti di celebrità che in altri casi non può avere. Dice di essere stato a letto con alcuni calciatori?….bhe! se ha gli attributi, visto che non ci sono problemi circa la natura e le abitudini sessuali di ognuno di noi, facesse anche i nomi! Ma dato che siamo il Paese dei falsi moralisti per eccellenza, questo non accadrà mai. Non credo ci sia differenza tra froci e gay, come tra handicappati o diversamente abili, o tra monnezzari e operatori ecologici. Credo, però, sia il caso di farci tutti un esame di coscienza nel momento in cui si formulano domande. Nello specifico credo davvero che se al posto del povero Cassano ci fossero stati Buffon, Pirlo, De Rossi o Chiellini, il giornalista non avrebbe fatto la domanda, che ha scatenato le risa della platea come stessero a Zelig, perché avrebbe trovato la giusta e necessaria risposta. Riguardo ad Antonio Cassano, al quale invio tutta la mia solidarietà, dico che è stato vittima di un gioco assurdo da parte di gente assurda che, in qualche caso, dovrebbe vergognarsi per come riesce a manipolare le persone. Mi auguro che Antonio Cassano segni il gol della vittoria ai campionati e che lo dedichi agli handicappati ed ai monnezzari….e pure ai froci. Ops. Ai gay! Foto (ARCHIVIO): Emiliano GRILLOTTI © 13 Giugno 2012

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