LAVORATORI COOP ’76: “I SINDACATI NON CI STANNO AIUTANDO, PRONTI A BLOCCARE LA CITTA'”

Pubblichiamo un comunicato stampa dei dipendenti della Cooperativa Risparmio ’76.

Siamo quei dipendenti di Rieti e della Sabina che vogliono tornare quanto prima al lavoro, per dare un futuro alle loro famiglie e all’azienda fonte di sviluppo e di benessere per il nostro territorio. Dagli sviluppi dell’incontro  di ieri 11/06/2012 avvenuto nella sede provinciale di via salaria tra sindacati UIL e CGIL, Evergreen, Legacoop e il presidente della Cooperativa Risparmio 76 per firmare la bozza di contratto per la riapertura dei 4 punti vendita dei Cubi, Passo Corese, Montopoli di Sabina e via Piselli, dopo 12 ore di riunione è emerso che, nonostante ci siano stati gli accordi per il numero di dipendenti da riassorbire circa il numero minimo di 66/72, e le modalità di assunzione per soli 3 punti vendita , i sindacati sopra elencati si sono fatti coinvolgere da una minima parte di dipendenti della cooperativa dicendosi preoccupati per le modalità di assunzione stabilitesi. Non capendo la situazione in cui la nostra cooperativa verte, che noi dipendenti non percepiamo lo stipendio da cinque mesi e che in sintesi che siamo disperati. Non crediamo inoltre di essere tutelati dai sindacati perché riteniamo essi strumentalizzati. La rappresentante sindacale della CISL interessata a quelle 4 tessere sottratte alla CGIL e non presentandosi al tavolo delle trattative per ben 2 volte sta creando situazioni di indigenza economica a tutte le famiglie dei lavoratori e dell’indotto che gira intorno alla Cooperativa 76. Ricordiamo anche che l’unica proposta imbarazzante che è stato in grado di fare il rappresentante della UIL in merito alle assunzioni dei lavoratori è di una penale di 100.000 € qualora gli stessi non venissero riassunti a tempo indeterminato. Il rappresentante della CGIL ha espresso chiaramente che è condizione essenziale la riassunzione del personale negli stessi punti vendita, cosa secondo noi inaccettabile sia per le scelte aziendali di Evergreen, sia per i colleghi che lavoravano nei punti vendita che non rientrano nel piano industriale. In fine vogliamo chiarire che i sindacati unitariamente CGIL,CISL e UIL e alcune istituzioni stanno giocando sulla pelle dei lavoratori non prendendo responsabilità e posizione. L’unica proposta valida e concreta è quella di Evergreen. Ricordiamo inoltre che a patire di questa situazione non siamo solo noi dipendenti, ci sono anche altri lavoratori, fornitori e allevatori locali che sono pronti a manifestare insieme a noi il dissenso su questa vicenda, portando mezzi agricoli in piazza e anche bloccando la città per giorni. Solamente la riapertura dei negozi può attutire le conseguenze di queste situazioni, ci sono imprenditori che hanno messo faccia e soldi in questa vicenda e meritano il rispetto di tutti noi e delle istituzioni. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 12 Giugno 2012

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