PATTO DI SOLIDARIETA’ PER SALVARE I PRECARI

(a.l.) Un “patto di solidarietà” tra amministratori, dirigenti, dipendenti e precari per provare a risolvere insieme il problema del personale. E’ questa l’ipotesi su cui sindaco e sindacati hanno intavolato una discussione per trovare una soluzione al rebus di un ente che a fronte di 340 dipendenti a tempo indeterminato ne schiera circa 200 precari, con le forme contrattuali più diverse. Due le questioni che pesano sul “capitolo personale”, il più spinoso insieme ai conti di quelli ereditati dalla passata amministrazione: “Nel 2011 il tetto di spesa per il personale è stato sforato e questo ci impedisce di fare nuove assunzioni o prorogare contratti già attivi”, premette Petrangeli. La seconda questione attiene non ai conti ma al metodo: “Vogliamo ricostruire la legalità che in questi anni non è stata rispettata, dare il segno di un’inversione di rotta: va chiusa una stagione in cui l’accesso al lavoro pubblico in tutti i modi è avvenuto meno che con concorsi tagliando fuori migliaia di giovani”. Ma scendendo sul concreto, una soluzione per i circa 200 precari la si sta cercando eccome. “Bisogna recuperare somme nel capitolo personale per il 2011 e la possibilità di farlo c’è se ciascuno rinuncia a qualcosa: in questo modo manterremo inalterati i servizi e salveremo l’occupazione. Con i dirigenti mi incontrerò nel pomeriggio: a loro chiederò di rinunciare a premi di produttività e indennità di risultato, ai dipendenti il salario accessorio e anche i precari dovranno rinunciare a qualcosa. Solo così potremmo rientrare nelle spese del 2011 mantenendo un livello tale che ci consenta analoghi spazi di manovra per il 2012. L’atteggiamento dei sindacati è stato molto collaborativo. Ma ripeto, il principio che ci guida è il ripristino della legalità e della trasparenza”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 30 Maggio  2012

Print Friendly, PDF & Email