GHERARDI: “CON ME CONTRO LA CUPOLA CITTADINA”

(a.l.) Comincia serafico con san Francesco ma poi picchia duro, Silvio Gherardi, sinceramente stranito per l’accoglienza ricevuta dalla cittadella della politica reatina: “Hanno detto di me che avrei usato la Baxter per fare campagna elettorale, che la candidatura a sindaco mi serviva per candidarmi poi senatore, poi hanno detto che ho già fatto l’accordo con Antonio Perelli e, non contenti, che i miei figli non sono battezzati. Non è vero niente. Ma questi sono i politici, che mentono, si azzuffano e sotto sotto si accordano alle spalle dei cittadini”. Con lui, giura, non sarà così. Punta a consumare le sue ultime paia di scarpe dopo il 7 maggio, convinto di passare il primo turno e comunque manda a dire che non si accorderà con Perelli – “che vuole solo continuare la politica fatta fino ad oggi” – e nemmeno con Simone Petrangeli, “figlio di una sinistra incapace di offrire soluzioni sia dal governo che dall’opposizione”. Dunque, sulla scena resta solo lui che ai reatini dice: “Rieti è in una crisi grave, è stata fin qui governata da una cupola, hanno saccheggiato lo scrigno, ci hanno lasciato macerie. Ora c’è da ricostruire, per noi e per i nostri figli e io che sono un manager so come fare”. Dunque, “non abbiate paura di cambiare: se volete bene a Rieti è a me che dovete votare”. Così è Gherardi. Se vi pare. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 5 Maggio  2012

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