TENTA DI FUGGIRE AL CONTROLLO INVESTENDO DUE CARABINIERI. ARRESTATO PREGIUDICATO REATINO

Pubblichiamo il comunicato stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Rieti – Tenta di fuggire ad un posto di blocco che i militari della Compagnia Carabinieri del capoluogo avevano predisposto nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, pianificati dal vertice provinciale, per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti. E’ accaduto ieri sera, verso le ore 21:00,  lungo la ss Salaria, all’altezza di Osteria Nuova, quando A.F., classe 1967, pregiudicato tossicodipendente, a bordo della propria autovettura, inizialmente fermatosi all’alt intimato dall’equipaggio di una gazzella, improvvisamente innestava la retromarcia ed accelerava  per sfuggire al controllo, a questo punto, altri due militari in borghese nel tentativo di bloccare il mezzo venivano urtati e scaraventati in terra. Un’azione ardita e rischiosa che non riusciva a neutralizzare la resistenza del fuggitivo. Uno dei due carabinieri, strattonato dalla violenza della manovra di fuga in atto, stava per essere risucchiato sotto l’autovettura e conseguentemente, l’altro militare esplodeva due colpi di pistola in aria, con l’intento che il folle guidatore (poi risultato positivo al test antidroga) arrestasse la marcia e desistesse. Una frenata improvvisa, forse per la paura dei colpi esplosi, un attimo fuggente in cui il malcapitato militare riusciva ad allontanarsi dal veicolo e poi nuovamente la fuga, che veniva definitivamente interrotta dopo qualche centinaio di metri, per l’intervento di un’altra gazzella in soccorso. Due militari feriti ed una pesante accusa per tentato omicidio, violenza, lesioni e resistenza a Pubblici Ufficiali è il bilancio di quella che poteva diventare una vera e propria tragedia. Ora A.F. si trova in carcere a disposizione dell’A.G. reatina.
Poggio Mirteto – “O paghi o ti distruggiamo il bar e aggrediamo i tuoi familiari”. Reiterate ed insistenti minacce di questo genere subite dalla proprietaria di un bar di Passo Corese. Alla fine, giovedì scorso (15 marzo) la malcapitata, E.P., si è rivolta ai Carabinieri del locale Comando Stazione che, immediatamente, hanno predisposto un servizio di osservazione, e quando i due aguzzini, nel pomeriggio, si sono ripresentati al bar per riscuotere il “pizzo”, 400 euro, hanno trovato i militari ad attenderli. Si tratta di R.B, macedone, classe 1973, di Fiano Romano e R.B.V. del ’58, originario e residente a Civitella San Paolo, entrambi con precedenti di polizia. Ora i due sono si trovano in carcere con l’accusa di concorso in estorsione. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 17 Marzo 2012

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