“ALLEGRO MA NON TROPPO” DI ALESSANDRA LANCIA

TRA LA VIA EMILIA E IL WEST

Ripartire da quota 75: non è lo spread, ma il posto che quest’anno Rieti occupa nella classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. Quattro delle città italiane che occupano i primi posti sono in Emilia Romagna. E pensare che Giuseppe Emili, nel suo primo comizio in piazza da sindaco, aveva promesso di fare di Rieti la Reggio Emilia del Lazio. Le cose sono andate un po’ diversamente, col bilancio divorato da una spesa sociale che sa’ più di assistenza e clientela che di servizi e zavorrato da debiti non pagati e una Giunta comunale il cui unico obiettivo, ormai da mesi, è arrivare viva e a piede libero alle prossime elezioni. Quando una coalizione, uno schieramento fallisce (o semplicemente implode, per autodissoluzione) dovrebbe venire facile guardare allo schieramento opposto: servono forze fresche, idee nuove e soprattutto la percezione (almeno quella) che si stanno mettendo in campo metodi nuovi, sistemi di governo “altri” da quelli incancrenitisi negli ultimi anni. Invece uno guarda e strabuzza gli occhi: dove e chi sarebbero gli “altri”? Ma allora dove cercare questa spinta al rinnovamento, dove trovare energie fresche per fermare il declino? Vanno bene tutti, i partiti e i sindacati, la Chiesa e la società civile, i movimenti e le singole eccellenze, le associazioni di categoria e le banche: la città è di tutti, anche la loro. Purché sotto la vernice fresca di slogan e promesse non ricicci il sistema eterno e sempre uguale dei riposizionamenti personali, delle opposte fazioni da stadio invece che di studio, dei posti già promessi ancora prima di aver vinto le elezioni. Giochini che si intuiscono anche a margine delle primarie del centro sinistra che schierano quattro brave persone ma che rischiano di essere vissute – specie nel Pd e tra i sindacati – come un referendum pro o contro Fabio Melilli. Se non ci riesce il sistema dei partiti e dei sindacati, speriamo ci riescano i cittadini ad essere così bravi da non votare contro, qualcuno, qualcosa, ma per Rieti. Per risalire lo sprofondo di quel 75esimo posto e puntare  in alto. Che ne so, tra la via Emilia e il west. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 5 Dicembre 2011

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