CAMPO DEVASTATO DAI CINGHIALI

Pubblichiamo il comunicato stampa della Coldiretti Rieti.

Tornano a far parlare di sé i cinghiali, ma non per l’imminente apertura della caccia. Un’intera coltivazione è andata persa a Poggio Mirteto proprio per l’operato di un cinghiale che a più riprese si è introdotto in un campo devastandolo in maniera pressoché completa. Il campo è di proprietà di Massimo Maccaroni, titolare dell’azienda agricola “Valle del Lago”, una delle poche della zona che produce ortaggi biologici. “Nell’arco dell’ultima settimana – racconta Maccaroni – tutte le notti un esemplare ha fatto visita al mio campo, devastandolo un poco alla volta”. “Da una prima stima si parla di 2-3 mila euro di danni, anche se il problema maggiore è il blocco dell’azienda, visto che praticamente l’intero raccolto è andato perso e ormai non può essere recuperato”, tira le somme il produttore che già in passato era stato costretto a chiudere un’azienda (un allevamento della razza avicola in via d’estinzione “Ancona”) per la razzia effettuata dalle volpi. “Ma al di là di un discorso prettamente economico quel che più fa male è il fatto di sentirmi abbandonato dalle istituzioni – spiega Maccaroni – Ho cercato un aiuto presso la Provincia e addirittura la Regione, ma ricevendo sempre risposte evasive. L’Atc (ambito territoriale di caccia, ndr) ha inviato il suo perito, che ha valutato il danno e mi ha assicurato che otterrò il rimborso. Ma prendere soldi tra 2-3 anni non risolve il problema: in queste condizioni l’azienda rischia di chiudere”. “Non capisco perché – conclude il produttore mirtense – anche nella nostra provincia non vengono effettuati interventi per salvare le aziende da questa tipologia di problematiche così come avviene in altre realtà della penisola”. Sulla questione è intervenuto anche Aldo Mattia, direttore di Coldiretti Rieti e del Lazio. “Siamo di fronte a una problematica ormai costante che non può essere gestita solo quando si verificano questi episodi ma necessita di un intervento continuativo”. “Anche se siamo ormai prossimi all’apertura della caccia, bisogna iniziare a ragionare nell’ottica degli abbattimenti selettivi e delle gabbie di catture, quest’ultime hanno dato degli ottimi risultati ad Amatrice”. “A breve – conclude Mattia – contatteremo l’assessore provinciale competente Oreste Pastorelli per confrontarci sul problema”. Foto: Coldiretti Rieti © 5 Settembre 2011

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