“LABRO COMMEMORATIO”

Pubblichiamo comunicato dell’Ufficio Stampa di Sfumature di Viaggio.

Il 15, 16, e 17 luglio a Labro (RI) sarà come fare un salto nel passato. In quel Medioevo che ha caratterizzato la storia del piccolo paese al confine tra il Lazio e l’Umbria. Con l’organizzazione della Pro loco e della Compagnia Arcieri di San Giovanni, in collaborazione con il Comune, torna “Labro Commemoratio”, la manifestazione con cui si rievoca uno degli eventi storici principali del passato del paese: l’investitura, da parte di Ottone I, di Aldobrandino de’ Nobili. Sulla scia del successo della prima edizione, l’organizzazione ha deciso di riproporre anche quest’anno la tre giorni che porterà grandi e piccoli nel passato: “Sarà una rievocazione storica nel vero senso della parola – commenta Marina Ilari, presidente della Pro loco -; con la Compagnia degli arcieri di San Giovanni daremo la possibilità al pubblico di vedere cosa accadde esattamente sul finire del primo millennio”. E’ dal 956, infatti, che inizia la storia feudale del paese, quando l’imperatore germanico Ottone I investe Aldobrandino de’ Nobili signore di Labro e a lui concede, oltre al suddetto titolo, la signoria di altri dodici castelli situati tra il ducato spoletino e il contado di Rieti; gli dona, inoltre, lo stemma con l’aquila imperiale. Ricco il programma della tre giorni. Si inizia il 15 luglio alle 18 con la “Lettura del bando”, con l’Araldo, gli Alfieri e i Tamburini della Compagnia arcieri di San Giovanni. Alle 18,30 l’apertura della mostra espositiva “Archi e arcieri nella storia”. Alle 21 il convegno sulla Storia di Labro con interventi relativi ai popoli e personaggi all’epoca dell’investitura di Aldobrandino de’ Nobili; segue la proiezione del film “Arcatores” (in parte girato a Labro). Il 16 luglio, alle 17, si riapre la manifestazione con l’apertura dei banchi espositivi delle antiche arti e dei mestieri a cura dei maestri medievali; seguono la “Lettura del bando” con l’Araldo, gli Alfieri e i Tamburini della Compagnia arcieri di San Giovanni. Si continua, poi, con l’intrattenimento musicale dei musici della “Simphonia medievale”. Alle 18,30 lo spettacolo “Ars sagittae” a cura della Compagnia arcieri di San Giovanni. Alle 20 l’accensione delle fiaccole lungo le vie del borgo renderà ancora più suggestiva l’atmosfera; subito dopo la cena medievale al centro storico. Poi, il momento clou della manifestazione: la Rievocazione storica dell’investitura di Aldobrandino de’ Nobili (ore 21); segue “Ars sagittae”, lancio delle freccie infuocate. Un programma ricchissimo di appuntamenti quello di domenica 17 luglio, ultima giornata della manifestazione: alle 10,30 l’apertura dei banchi espositivi delle antiche arti e dei mestieri a cura dei maestri medievali. Alle 11 “Corteo storico e lettura del bando” con la Compagnia degli arcieri di San Giovanni e i musici della “Simphonia medievale”. Alle 12,30 “Ars sagittae”; alle 13 pranzo al centro storico; alle 15,30 “Banco dell’arcaio” (fasi di costruzione di archi storici); alle 16 esibizione dei Tamburini della compagnia Arcieri. Alle 16,30 “Palio dei tre rioni”, torneo arcieristico in onore del primo Signore di Labro; alle 17,30 la premiazione. Alle 18 intrattenimento musicale con i musici della “Simphonia medievale”; a seguire “Sonata bellica” dei tamburini e dei cornicem della compagnia Arcieri. Alle 19 “Arcatores initiatio”, con la possibilità per il pubblico di provare l’arco storico. Alle 20, cena medievale in centro storico. Alle 21 si chiude con “Arcatores expositio”, suggestiva esposizione dinamica di popoli guerrieri e personaggi storici del Medioevo con costumi, accessori e archi tradizionali; segue un intrattenimento musicale. In chiusura “Sagittae ardens”, il lancio delle freccie infuocate. Insomma, una rievocazione storica fatta secondo le giuste regole, per fare un vero e proprio tuffo nel passato e avere la possibilità di scoprire aspetti e pezzi di storia medievale che spesso e volentieri sui libri non si trovano. A tutto questo si aggiunge anche l’atmosfera tipica di Labro, paese che si presta perfettamente a queste manifestazioni visto che mantiene ancora il suo carattere tipicamente medievale. “E’ una rievocazione storica fatta secondo le regole – sottolinea Marina Ilari, principale organizzatrice della kermesse -; tracce se ne possono trovare nel castello, che custodisce documenti e libri pieni di informazioni. Un volume, addirittura, narra tutta la srotia del paese da quel momento in poi. Noi – aggiunge l’organizzatrice – abbiamo attinto da queste fonti, perciò quel che facciamo è totalmente vero, documentato”. Per grandi e piccoli, un’occasione da non perdere. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 13 Luglio 2011

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